Cosa facciamo

Cosa facciamo

La Provincia di Potenza ha sempre ritenuto che i fenomeni migratori siano un elemento importante non solo nel contesto europeo e nazionale ma che nei fatti influiscano anche sul contesto locale in modo sempre più rilevante.
Per questo l’Amministrazione provinciale, con continuità nel corso dell’ultimo decennio, ha inserito tra le proprie priorità il governo di questo fenomeno, che è divenuto sempre più cruciale con il passare degli anni, sia per quanto riguarda le questioni relative al contrasto del fenomeno del caporalato, sia per quanto riguarda l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

Numerosi progetti sono stati realizzati in questo periodo sia a partire dalle iniziative di supporto ai lavoratori stagionali, sia con il progetto Eusculapius, che ottenne il riconoscimento dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ma soprattutto con i progetti di accoglienza SPRAR e SIPROIMI che con continuità si sono sviluppati a partire dalle prime esperienze dell’Emergenza Nord Africa nel 2011 e fino ad oggi.

Questo percorso ha generato molte buone pratiche impiegando e qualificando decine di giovani lucani che hanno gestito i progetti, ha permesso di attrarre nuove e cospicue risorse nazionali ed europee nelle nostre aree interne, che ha contribuito al contrasto dello spopolamento dei piccoli centri agendo per incrementare la domanda dei servizi (scuole, trasporti, sportelli bancari e postali, negozi di prossimità) e fornendo quindi un presidio importante per i nostri piccoli centri evitando la chiusura di questi servizi che sono essenziali per la sopravvivenza delle le nostre comunità.

Due scelte strategiche hanno permesso di conseguire questi risultati: l’adozione del modello di accoglienza diffusa che ha previsto fin dall’inizio l’insediamento di piccoli gruppi di rifugiati in sette centri urbani della Provincia che si estendono dal Bradano al Vulture - Melfese fino alla Val D’Agri ed alla Costa tirrenica;
il coinvolgimento delle comunità locali in modo attivo in un processo che rendesse evidenti i benefici per i cittadini di queste iniziative di accoglienza.

Queste scelte hanno permesso di massimizzare le ricadute positive sui territori minimizzando i fenomeni di resistenza sociale che, in effetti, sono stati quasi del tutto assenti.
Tutto questo è stato possibile certamente grazie alla professionalità di quanti hanno lavorato come soggetti attuatori all’interno dei progetti di accoglienza, ma soprattutto per l’opera di coordinamento che è stata eseguita con dedizione e sacrificio, che va ben al di là dell’impegno professionale, dai dirigenti e dal personale che ha seguito questi progetti complessi dal punto di vista amministrativo all’interno dell’Amministrazione Provinciale.

Un particolare riconoscimento va senz’altro attribuito per questo alla Dott. Marcella Avena, funzionario della Provincia di Potenza, che ha seguito con continuità tutti queste iniziative dalla loro origine e fino al suo pensionamento, alla fine del 2020, guidando i progetti SIPROIMI fino alla conclusione del ciclo in corso.
Questa pubblicazione testimonia i risultati conseguiti proprio nel 2020 anno cruciale in cui si sono conclusi i progetti per le categorie “Ordinari” e “Minori Stranieri non Accompagnati” e sono state poste le premesse per la prosecuzione dei progetti nel prossimo triennio con l’emanazione dei nuovi bandi per la gestione.

Accoglienza diffusa

In linea con le disposizioni SIPROIMI del Servizio Centrale, il modello di accoglienza unico adottato da Arci Basilicata e Fondazione Città della Pace è quello dell'accoglienza diffusa che prevede per ciascuna famiglia o singolo la sistemazione in appartamenti indipendenti situati all’interno dei piccoli centri urbani al fin di facilitarne l’integrazione e l’inclusione nel tessuto cittadino, nel rispetto delle tradizioni e delle necessità individuali.

La permanenza nei progetti di accoglienza è di 6 mesi, rinnovabile per altri 6 mesi in casi particolari, in cui ogni beneficiario deve intraprendere un percorso di integrazione autonomo all'interno della comunità in cui è accolto.

Servizi erogati nel 2020

Per tutti i beneficiari sono stati erogati i seguenti servizi:

- accoglienza materiale
- mediazione linguistica-culturale
- orientamento e accesso ai servizi del territorio
- insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico dei minori
- formazione e riqualificazione professionale tramite attivazione tirocini
- orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo
- orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale
- orientamento e accompagnamento legale
- tutela psico-socio-sanitaria